FACS al convegno SUPPLY CHAIN TECHNOLOGY di Salsomaggiore

19/03/2016

Mercoledì scorso siamo stati al convegno dedicato alla “Supply Chain Technology” che si è tenuto presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme:

http://www.logisticamente.it/SupplyChain/234/Convegno_Supply_Chain_technology_home_page.aspx

Il programma dell’evento, articolato in una dozzina di interventi, si può riassumere nello slogan “No technology, no supply chain“. E noi non possiamo che essere d’accordo, pur declinandolo  al nostro punto di vista e all’esperienza da noi maturata sul campo. Infatti, è per noi evidente che nell’espletamento degli incarichi di Freight Audit  la tecnologia sia essenziale. Il team di esperti è chiaramente fondamentale, ma l’analisi di ingenti moli di dati (fatture, ddt, packing list ecc.) sarebbe impossibile  da eseguire con la velocità e la precisione che ci sono richieste senza l’ausilio di Freight Guard, il programma che abbiamo sviluppato in casa e che rendiamo disponibile via web anche ai nostri clienti.

E qui ci si collega ad un altro concetto espresso dall’organizzatore, Paolo Azzali, e ripreso da uno degli interventi, quello di Daniele Sciandra sull’interazione dei sistemi informativi tra cliente e committente: è meglio un unico grande programma, un ERP tuttofare, o vari software specialistici e quindi dedicati a risolvere le esigenze di una o poche aree aziendali?  La risposta non può essere univoca poiché dipende dalla realtà di ciascuna impresa.  Ma nella maggior parte dei casi si sta rivelando che l’adozione di un grande programma che definirei pervasivo comporta  rigidità, lentezza di utilizzo e mancata soddisfazione di varie esigenze specifiche.  Dal nostro punto di vista proponiamo l’utilizzo agile  di un programma www.facsweb.it/servizi/strumenti/  accessibile via web e classificabile nella categoria dei TMS (Transport Management System). Permette infatti di eseguire preventivi, controllare i costi di trasporto, preparare le pre-fatture da inviare ai fornitori prima che loro emettano la loro fattura (prevenzione delle anomalie).

Qualora si opti per l’adozione di software dipartimentali (in contrapposizione all’unico grande ERP)  il problema che nasce immediatamente è quello dell’integrazione. E’ chiaro che i singoli programmi non potranno restare delle isole ma dovranno dialogare tra loro.

A questo proposito Daniele Sciandra di iOne Solutions ha mostrato come diversi sistemi software, di per sé anche molto complessi presi singolarmente, dal punto di vista della comunicazione siano riconducibili ad un numero limitato e piuttosto piccolo di variabili, rendendo quindi tale operazione abbastanza facile.       Anche qui la nostra esperienza ci dice che, quando iniziamo a lavorare con un nuovo cliente, riusciamo ad impostare in tempi piuttosto rapidi un sistema di comunicazione con il suo ERP, al fine di ottenere automaticamente i dati che ci servono per i nostri controlli. Analogamente, e con le dovute differenze, possiamo impostare metodi di acquisizione dati dai vari trasportatori che lavorano per il nostro cliente.

Infine, un cenno all’ interessante caso della azienda umbra Agrieuro, esperienza raccontata dall’imprenditore Filippo Settimi che ha portato una piccola impresa commerciale locale (per intenderci, un negozio) a vendere 50.000 macchine in un solo anno!  Come?  Ovvio: trasportando la sua attività online!  Facile a dirsi!  Ma non è certo bastato dotarsi di un e-commerce per compiere questo enorme salto in pochi anni. Gli aspetti che devo essere rivoluzionati sono stati tanti: il customer care, la gestione dei trasporti (le consegne devono essere velocissime!) , il magazzino (sempre più ampio), ecc.

Poiché il compito che ci poniamo non è quello di cronisti di professione, ma piuttosto suggeritori di riflessioni, fermiamo qui la cronaca della giornata. Confermando che l’evento nel suo complesso è stato sicuramente interessante.  Alla prossima!